Accordo tra Autostrade e il governo, si interrompe la procedura di revoca delle concessioni. I punti rilevanti dell’intesa.
Al termine di un Consiglio dei Ministri lungo e complesso, il governo trova l’accordo con Autostrade per evitare la revoca delle concessioni che in effetti non avrebbe fatto comodo a nessuno. Aspi di fatto diventerà una Public Company con l’intervento di Cdp e a fare notizia è il passo indietro dei Benetton. Ma evidentemente si tratta di un accordo decisamente più ampio che prevede una serie di interventi.
I punti dell’accordo tra Autostrade e il governo
Andiamo ad analizzare quelli che sono i punti salienti dell’accordo stipulato tra il governo e Autostrade al termine del Consiglio dei Ministri andato in scena nella serata del 14 luglio.
Si blocca la procedura di revoca
Il primo aspetto rilevante è che in conseguenza del raggiungimento di un accordo tra il Governo e Aspi si blocca la procedura per la revoca delle concessioni e si procede con una procedura di transazione.
I Benetton al 10 per cento, Cdp al 51
Sciolto il nodo del ruolo dei Benetton, che procederanno con lo scorporare Atlantia. Cassa Depositi e Prestiti diventerà primo azionista con il 51 per cento delle azioni. Aspi sarà poi quotata in Borsa. Inoltre i Benetton non avranno rappresentanza in Consiglio di Amministrazione.
Riduzione dei pedaggi
Il terzo punto saliente dell’accordo è legato alla riduzione dei pedaggi.
Gli altri termini dell’accordo
Aspi verserà 3,4 miliardi di euro e si procederà inoltre alla revisione delle clausole della convenzione. Si richiede un rafforzamento del sistema dei controlli e un aumento delle sanzioni in caso di violazioni anche di lieve entità.